Sestina, forma di versi elaborata impiegata da poeti medievali provenzali e italiani, e occasionali moderni. Consiste, nella sua pura forma medievale, di sei strofe di versi vuoti, ciascuna di sei righe-da qui il nome. Le parole finali della prima strofa appaiono in ordine variabile nelle altre cinque, l’ordine usato dai provenzali è: abcdef, faebdc, cfdabe, ecbfad, deacfb, bdfeca. A seguire c’era una strofa di tre righe, in cui le sei parole chiave venivano ripetute al centro e alla fine delle righe, riassumendo il poema o dedicandolo a qualche persona.,
La sestina fu inventata dal trovatore provenzale Arnaut Daniel e fu utilizzata in Italia da Dante e Petrarca, dopo di che cadde in disuso fino a quando non fu ripresa dalla Pléiade francese del xvi secolo, in particolare da Pontus de Tyard. Nel 19 ° secolo, Ferdinand, comte de Gramont, ha scritto un gran numero di sestine, e Algernon Charles Swinburne “Denuncia di Lisa” è un sorprendente tour de force—una doppia sestina di 12 strofe di 12 linee ciascuna. Nel 20 ° secolo, Ezra Pound, TS Eliot e WH Auden scrissero sestine degne di nota.