La nicardipina è un antagonista del canale del calcio solubile in acqua, con azioni prevalentemente vasodilatatorie. La nicardipina endovenosa (IV) (Cardene IV), che dimostra un inizio/offset relativamente rapido dell’azione, viene utilizzata in situazioni che richiedono il controllo rapido della pressione sanguigna (BP)., IV nicardipina era efficace quanto IV nitroprussiato nella riduzione a breve termine della PA in pazienti con ipertensione grave o postoperatoria. In studi preliminari è stato dimostrato un potenziale ruolo della nicardipina per via endovenosa nel controllo acuto intraoperatorio della PA in pazienti sottoposti a varie procedure chirurgiche (tra cui chirurgia cardiovascolare, neurovascolare e addominale) e nell’induzione deliberata di una riduzione della PA in procedure chirurgiche in cui l’emostasi può essere difficile (ad esempio interventi chirurgici che coinvolgono l’anca o la colonna vertebrale)., Studi preliminari hanno anche indicato la capacità di una dose in bolo di nicardipina IV di attenuare la risposta ipertensiva, ma non l’aumento della tachicardia, dopo laringoscopia e intubazione tracheale in pazienti anestetizzati. In studi ampi e ben progettati, la nicardipina IV ha impedito il vasospasmo cerebrale in pazienti con emorragia subaracnoidea aneurismatica recente; tuttavia, i risultati clinici complessivi a 3 mesi erano simili a quelli nei pazienti che hanno ricevuto la gestione standard., Piccoli studi preliminari hanno studiato l’uso di IV nicardipina in una varietà di impostazioni, tra cui acuta emorragia intracerebrale, ictus ischemico acuto, pre-eclampsia, acuto dissezione aortica, parto prematuro e la terapia elettroconvulsiva.In conclusione, l’efficacia del IV nicardipina, nel breve termine, il trattamento dell’ipertensione nei contesti per i quali la terapia orale non è fattibile o non desiderabile è ben consolidata., La capacità di titolare IV nicardipina ai livelli di tolleranza dei singoli pazienti rende questo agente un’opzione attraente, specialmente nei pazienti critici o in quelli sottoposti a chirurgia. Esiste il potenziale per ulteriori indagini sull’uso di questo agente in contesti clinici in cui è appropriato un agente vasodilatatore con effetti inotropi minimi.

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