L’iponatriemia è un’importante anomalia elettrolitica con il potenziale di morbilità e mortalità significative. Le cause più comuni includono i farmaci e la sindrome della secrezione inappropriata dell’ormone antidiuretico (SIADH). L’iponatriemia può essere classificata in base allo stato del volume del paziente come ipovolemica, ipervolemica o euvolemica. L’iponatriemia ipervolemica può essere causata da insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica e malattia renale., Distinguere tra euvolemia e ipovolemia può essere clinicamente difficile, ma un utile aiuto investigativo è la misurazione dell’osmolalità plasmatica. L’iponatriemia con osmolalità plasmatica elevata è causata da iperglicemia, mentre una normale osmolalità plasmatica indica pseudoiponatriemia o sindrome da resezione prostatica post-transuretrale. La concentrazione di sodio urinario aiuta nella diagnosi di pazienti con bassa osmolalità plasmatica., L’alta concentrazione di sodio urinario in presenza di bassa osmolalità plasmatica può essere causata da disturbi renali, carenze endocrine, sindrome da osmostato di reset, SIADH e farmaci. La bassa concentrazione di sodio urinario è causata da gravi ustioni, perdite gastrointestinali e sovraccarico acuto di acqua. La gestione include l’istituzione di un trattamento immediato in pazienti con iponatremia acuta grave a causa del rischio di edema cerebrale e encefalopatia iponatremica., Nei pazienti con iponatriemia cronica, la restrizione dei liquidi è il cardine del trattamento, con la terapia con demeclociclina riservata all’uso in casi persistenti. Si deve evitare una correzione rapida per ridurre il rischio di mielinolisi pontina centrale. I diuretici dell’ansa sono utili nella gestione degli stati iponatremici edematosi e del SIADH cronico. In tutti i casi, identificare la causa dell’iponatriemia rimane parte integrante del piano di trattamento.

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