Entebbe raid, (3-4 luglio 1976), salvataggio da parte di un commando israeliano di 103 ostaggi da un aereo di linea francese dirottato in rotta da Israele verso la Francia. Dopo essersi fermato ad Atene, l’aereo fu dirottato il 27 giugno da membri del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina e della fazione dell’Armata Rossa (un gruppo di sinistra radicale della Germania occidentale) e portato a Entebbe, in Uganda, dove furono raggiunti da altri complici., A Entebbe, i dirottatori hanno liberato quelli dei 258 passeggeri che non sembravano essere israeliani o ebrei e hanno tenuto in ostaggio il resto per il rilascio di 53 militanti imprigionati in Israele, Kenya, Germania ovest e altrove. In risposta, Israele il 3 luglio ha inviato quattro aerei cargo Hercules C-130H che trasportavano 100-200 soldati e scortati da caccia Phantom jet. Dopo aver volato circa 2.500 miglia (4.000 km) da Israele all’Uganda, la forza israeliana ha salvato gli ostaggi entro un’ora dopo l’atterraggio., Tutti e sette i militanti furono uccisi e 11 caccia MiG forniti all’Uganda dall’Unione Sovietica furono distrutti; gli israeliani persero un soldato e tre ostaggi durante l’operazione. Durante il viaggio di ritorno, gli aerei israeliani incontrarono un aereo ospedaliero in attesa e fecero rifornimento a Nairobi, in Kenya. Il successo del raid di Entebbe ha notevolmente aumentato il morale israeliano.

Raid di Entebbe

Maggiore Dan Shomron, comandante del raid israeliano a Entebbe, Uganda, descrivendo l’operazione in una conferenza stampa.,

Keystone / Hulton Archive / Getty Images

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