a Causa della sua onnipresente distribuzione all’interno dei tessuti neuroendocrini, cromogranina A è un utile marker diagnostico per neoplasie neuroendocrine, compresi i carcinoidi, phaeochromocytomas, neuroblastomi, carcinoma midollare della tiroide (MTC), alcuni tumori ipofisari, funzionanti e non funzionanti isolotto cellule dei tumori e di altre amine precursor uptake e decarbossilazione (APUD) tumori., Può anche servire come mezzo sensibile per rilevare la malattia residua o ricorrente nei pazienti trattati.I tumori carcinoidi, in particolare, secernono quasi sempre cromogranina A insieme ad una varietà di specifiche ammine modificate, principalmente serotonina (5-HT) e peptidi. I tumori carcinoidi sono suddivisi in carcinoidi intestinali, derivanti dal tratto respiratorio, dallo stomaco, dal pancreas o dal duodeno (circa il 15% dei casi); carcinoidi midgut, che si verificano all’interno del digiuno, dell’ileo o dell’appendice (70% dei casi); e carcinoidi hindgut, che si trovano nel colon o nel retto (15% dei casi)., I carcinoidi mostrano uno spettro di aggressività senza una chiara linea di distinzione tra benigni e maligni. Nei tumori avanzati, la morbilità e la mortalità si riferiscono tanto, o più, alle ammine biogeniche e agli ormoni peptidici secreti, quanto alla diffusione locale e lontana. I sintomi di questa sindrome carcinoide consistono in vampate di calore, diarrea, lesioni cardiache valvolari del lato destro e broncocostrizione.,
Un certo numero di tumori che non derivano da tessuti endocrini o neuroendocrini classici, ma contengono cellule con differenziazione neuroendocrina parziale come il carcinoma a piccole cellule del polmone o il carcinoma della prostata, possono anche mostrare livelli elevati di cromogranina A. Il ruolo della misurazione della cromogranina A non è ben definito in questi tumori, con la possibile eccezione delle informazioni prognostiche nel carcinoma prostatico avanzato